Come andare in bici per dimagrire: fattori fondamentali

andare in bici per dimagrire

Dimagrire non è per niente una passeggiata. Ma forse è una pedalata: scopri come andare in bici per dimagrire.

Non è facile decidere di cambiare regime alimentare, o diminuire l’apporto calorico di quello che mangiamo. Personalmente lo trovo abbastanza difficile, e credo che valga per la maggior parte delle persone.

Questo perché mangiare non è un’attività come un’altra, su cui possiamo decidere di esercitare semplicemente una pressione della volontà. Ci sono cose che richiedono solo una pressione della volontà, come decidersi a sistemare l’armadio, o buttare via un po’ di roba vecchia dalla cantina. In simili casi, una risoluzione decisa e l’allocazione di un po’ di tempo e ed energia sono sufficienti a raggiungere l’obiettivo.

hungry cat

 

Non vale lo stesso per un regime alimentare, perché il come e il quanto mangiare sono scelte a forte ricaduta mentale, emotiva e fisica. Controllare questi elementi significa attingere al serbatoio della forza di volontà, che si riempie e in cui si può pescare solo fino a un certo punto.

Non è sbagliato cercare di farlo, anzi è necessario, ma serve sapere che c’è un limite a quello che possiamo cambiare con la sola forza di volontà.

1) Invece di cambiare come mangi, cambia come consumi

Oltre al fatto che è difficile e faticoso, dimagrire mangiando di meno rischia di essere una soluzione poco efficace e duratura. Chiunque può perdere un paio di chili affamandosi per qualche giorno di fila, ma cosa succede dopo? La mente si stressa, consuma forza di volontà, il corpo riceve un messaggio del tipo “ehi ci sono dei periodi di carestia in giro”.

Di conseguenza, alla fine del periodo di regime duro, la mente e il corpo decidono di compensare, di consolarsi per lo sforzo che hanno fatto, di riempire i serbatoi nel caso si dovesse ripresentare il periodo di carestia. Il che significa riprendere in fretta i chili persi, e demotivarsi rispetto all’obiettivo.

La strategia efficace, molto meno dolorosa anzi positivamente piacevole e divertente, è quella di cambiare come consumiamo. Quello che è noto come “metabolismo”. Il nostro metabolismo ha un suo equilibrio, che tende a restare uguale a se stesso e a replicare gli schemi. Se siamo molto magri, o se siamo sovrappeso, o se siamo assuefatti a cibi chimici o grassi, questo lascia un imprinting sul nostro metabolismo.

Per cambiare questo imprinting ci vuole uno spostamento dagli schemi abituali, serve introdurre un fattore di cambiamento che non sia traumatico ma che sia continuativo.

Ad esempio, puoi cominciare ad andare in bici per dimagrire.

comincia a pedalare

2) Manda al tuo organismo un messaggio propositivo

Ricordiamoci prima di tutto che il nostro organismo non è fatto per la vita sedentaria. Introdurre un elemento di novità come può essere fare esercizio più volte alla settimana sarà per l’organismo un piacere paragonabile a vincere la lotteria. Il messaggio che manderai al corpo non sarà “sono in punizione” ma “finalmente faccio ciò per cui sono fatto!”.

Attivare i muscoli del corpo, fare scorrere il sangue più veloce e più fluido, far battere il cuore più intensamente del solito, sperimentare una respirazione più veloce e un ricambio di aria più profondo. L’organismo ne trae immenso beneficio, il metabolismo si attiva, la mente gode per il ricambio di aria e si schiarisce.

 

Mantenendo un’attività cosiddetta “aerobica”, una in cui lo sforzo richiesto è abbastanza blando da non farci venire il fiatone, il cuore potrà continuare a irrorare di sangue e ossigeno tutti i muscoli e gli organi.

soffione al vento

3) Ritmo tranquillo con qualche “picco” anaerobico

La cosa importante da sapere è che a ritmi diversi l’organismo utilizza risorse diverse. A ritmi elevati consuma zuccheri semplici e complessi, a ritmi tranquilli consuma i grassi. Naturalmente però a ritmi bassi si consuma di meno, quindi le uscite in bicicletta fatte con l’obiettivo di dimagrire dovranno essere a ritmo tranquillo ma di una durata significativa, almeno un paio d’ore.

Sarà poi particolarmente efficace inserire qualche episodio a ritmo più alto. Possiamo per esempio, dopo venti minuti di riscaldamento, inserire qualche strappo di breve durata, venti o trenta secondi, ad alta intensità e velocità, intervallati da 3 o 4 minuti di recupero.

Grazie a questo esercizio possiamo migliorare la capacità aerobica e di recupero molto più velocemente, e incrementare il beneficio allenante e metabolico. A questo modo riusciamo ad attivare il consumo dei grassi senza traumatizzare l’organismo.

4) Meglio poco con costanza che molto in modo discontinuo

Come tutte le cose della vita, la perseveranza è tutto: se manteniamo un esercizio in bici costante, diciamo un’ora al giorno, con qualche picco ad alta intensità, riusciremo a inserire quello spostamento dagli schemi soliti del metabolismo che ci consentirà di dimagrire. Ovviamente non potremo dimagrire se insieme all’esercizio continueremo a mangiare come se non ci fosse un domani, ma l’esercizio stesso sarà il processo che attiverà il circolo virtuoso grazie a cui potremo mangiare meglio e senza eccessi.

 

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